“Love, Rosie” (# Scrivimi Ancora)- usciranno dalla friendzone?

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“A volte non ti rendi conto che la cosa migliore che ti sia mai capitata ce l’hai proprio lì, davanti agli occhi. Ma va bene così, davvero sai. Perché ho realizzato che non importa dove tu sia o che cosa tu stia facendo o con chi tu sia, perché per sempre, sinceramente, profondamente, completamente, io ti amerò.”

“Love, Rosie” (in italiano “Scrivimi Ancora”) è uno di quei pochi film che riesce a superare in bellezza ed empatia il romanzo da cui è tratto. Perché dico questo? Tanto per incominciare, il libro Where Rainbows End, dell’autrice irlandese Cecelia Ahern, narra gli eventi avvenuti in quasi cinquant’anni, disperdendo troppo la narrazione che si dilata così tanto da diventare una storia infinita. Al contrario, nell’adattamento cinematografico, realizzato da Juliette Towhidi, i fatti si concentrano in una dozzina d’anni, rendendo il tutto molto più convincente.

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Il secondo punto a sfavore di Where Rainbows End è il suo essere un romanzo epistolare composto di sole lettere. Questa struttura, a mio parere, non riesce a catturare il lettore che, per tutta la durata della storia, si sente un po’ estraneo ad una vicenda poco scorrevole e non riesce ad entrare in sintonia con i personaggi. Tutto il contrario accade invece con il film, dove due grandi attori della new generation (Lily Collins e Sam Claflin), riescono a mettere in scena una bellissima storia di amore e di amicizia, una di quelle con cui è difficile non entrare in empatia.

 La trama racconta la vita di due amici per la pelle, Rosie e Alex, che sono letteralmente cresciuti insieme. Il loro rapporto cresce piano piano, si conoscono come nessuno, condividono i loro sogni e i loro progetti, comprendendo e accettando pregi e difetti l’uno dell’altra. Tutto cambia al 18esimo compleanno della ragazza, quando un bacio rubato e dimenticato, dà il via ad un turbine di eventi che li accompagnerà per tutta la vita. Sbagli e progetti li allontaneranno sempre di più, mettendo a dura prova la loro amicizia e il loro amore. Riuscirà la vita a separarli davvero?

Un Amore irrivelato, segreti inconfessabili ed errori disastrosi sono la base di un’eterna storia d’amore, di un legame forte che passa da lettere e cartoline a videochiamate su Skype. “Love, Rosie” si potrebbe definire, a prima vista, un film sulla friendzone reciproca ma è, in realtà, una storia sull’amicizia, quella vera, sincera, che se ne frega della distanza, dei difetti e degli ostacoli che la vita gli antepone.

A differenza del drammatico One Day con Anne Hathaway, un film meraviglioso ma dai toni estremamente cupi e tristi, il tono di questa pellicola è totalmente diverso: si presenta come una commedia divertente e con grande ritmo, che non annoia mai ed evita persino di essere eccessivamente stucchevole, puntando molto più sul comico che sulla sdolcinatezza.

Il punto di forza è senza dubbio il cast, in particolare la scelta dei due protagonisti che abbiamo detto essere Lily Collins e Sam Claflin.Entrambi hanno dato il meglio di loro in un film che richiedeva una buona dose di capacità interpretative. Infatti, essendo una storia molto realistica, che richiama temi importanti come la maternità adolescenziale e l’amicizia a distanza, è facile cadere nella soap opera. Ma i ragazzi sono stati davvero molto bravi, dandoci l’ennesima conferma del loro talento.

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Divertenti anche i personaggi di contorno che rendono la storia più realistica ma che non rubano mai la scena ai due protagonisti.  Sicuramente il ruolo più riuscito è quello di Ruby (interpretata da Jaime Winstone), l’amica di Rosie che riesce, anche nei momenti più drammatici, a strapparci una fragorosa risata (“Sono così contenta di essere tua amica. Quando penso che tutto mi vada male, mi basta vedere te e mi sento subito meglio“).

Purtroppo, non credo che questo film sia destinato a diventare un nuovo cult generazionale (Colpa delle Stelle e Noi siamo infinito hanno decisamente avuto la meglio), ma #ScrivimiAncora rimane una commedia più che convincente, commovente e ben recitata, che può divertire ed emozionare non solo il pubblico di teenager, andati al cinema soprattutto per i due protagonisti, ma anche gli adulti, che forse ritroveranno in questi personaggi ricordi del passato ormai dimenticati. È uno di quei film che vedresti e rivedresti senza annoiarti mai perché, con la sua dolcezza e la sua storia così squisitamente realistica, ti entra nel cuore tenendoti incollato allo schermo per quasi due ore.

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Sono Laura Montagnani, classe 1997, e sono laureata in Marketing e Comunicazione alla Bocconi di Milano. Appassionata di cinema, divoratrice di libri, cittadina del mondo ... alla ricerca del mio posto nel mondo.