La 90esima edizione degli Oscar è appena terminata e a vincere l’ambita statuetta per il “Miglior Film” è stata la storia d’amore fantasy “The Shape of Water” di Guillermo del Toro. Ogni anno, nella notte più importante per l’universo cinematografico, i migliori registi, provenienti da tutto il mondo, si danno battaglia sperando di veder primeggiare la propria pellicola. Il vincitore viene decretato da una giuria di esperti del settore. Nonostante la scelta sia frutto di un duro lavoro, non sempre il pubblico ha apprezzato le decisioni dell’Academy.
Ma oggi siamo buoni, perciò vi proponiamo una TOP 10 dedicata ai titoli premiati come Miglior Film che sono effettivamente capolavori da vedere e rivedere.
1. TITANIC (1997) di James Cameron
11 Oscar per il capolavoro di James Cameron: miglior film, miglior regia, miglior scenografia, migliori costumi, migliori effetti sonori, migliori effetti speciali, miglior sonoro, miglior canzone, migliore colonna sonora, miglior montaggio, miglior fotografia. Titanic è un film che BISOGNA vedere almeno una volta nella vita. La storia d’amore, nata a bordo del transatlantico affondato la notte tra il 14 e il 15 Aprile 1912, è passata alla storia. Jack (Leonardo DiCaprio) e Rose (Kate Winslet) sono due giovani amanti che, nonostante le differenze sociali, si sono innamorati dutante il viaggio dell'”inaffondabile” Titanic. Quando il transatlantico si scontra con un iceberg nel freddo mare del Nord Atlantico, il loro amore viene sconvolto e si trasforma in una corsa mozzafiato per sopravvivere al disastro.
2. MILLION DOLLAR BABY (2004) di Clint Eastwood
Dei tanti capolavori diretti da Clint Eastwood, questo è forse il più grande. Un film sullo sport, sulla forza delle donne, sul coraggio, sulla dedizione, Million Dollar Baby è un piccolo grande capolavoro. La sua bellezza non sta tanto nella storia in sé (il rapporto d’amicizia/odio tra un vecchio e disilluso allenatore di boxe e una cameriera che gli chiede di allenarla) ma nello spessore morale, la forza espressiva e soprattutto nel talento sublime dei protagonisti. Premio strameritato al regista, all’indomita Hilary Swank e al grande Morgan Freeman (il braccio destro del coach).
3. RAIN MAN –L’UOMO DELLA PIOGGIA (1988) di Barry Levinson
“Rain Man” è un film splendido, commovente, appassionante…. insomma, è MERAVIGLIOSO. Devo confessarvi che è uno dei miei film preferiti. Inoltre, il fatto che una nostra connazionale vi abbia recitato (spero l’abbiate riconosciuta tutti la bravissima Valeria Golino!), mi rende ancora più entusiasta di questa pellicola. Protagonista in assoluto è Dustin Hoffman nel ruolo di Raymond, un uomo affetto da autismo. Charlie (Tom Cruise), suo fratello minore, scopre la sua esistenza alla morte del padre e, per poter accedere a parte dell’eredità, decide di sequestrare Raymond dalla clinica psichiatrica in cui è ricoverato. La situazione si fa interessante quando, durante il viaggio verso Los Angeles, Charlie comincia a conoscere veramente suo fratello, scoprendo la sua incredibile memoria e capacità di calcolo. È l’inizio di un’avventura a Las Vegas e di un’incredibile ed inaspettata amicizia.
Con un cast d’eccezione e una storia indimenticabile, “Rain Man” riesce a strappare ben 4 statuette all’Academy: miglior film, miglior attore protagonista, miglior regia e miglior sceneggiatura originale.
4. IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI (1991) di Jonathan Demme
Uno degli incubi più terribili (e meglio raccontati) del XX secolo. La comparsa di un folle e sadico serial killer, conosciuto come “Buffalo Bill”, che uccide e scuoia giovani ragazze, spinge il dirigente dell’FBI a cercare l’aiuto dello psichiatra cannibale Hannibal Lecter (Anthony Hopkins). Per persuaderlo a collaborare, la promettente recluta Clarice Starling (Jodie Foster) viene incaricata di parlare con lui. Tra i due si crea un rapporto morboso e turbolento che porterà a galla terribili ricordi.
“Il silenzio degli innocenti” è uno di quei film che ti tiene incollato alla poltrona del cinema, pervaso da un inaspettato senso di ansia : cupo, tesissimo e indimenticabile. Il primo thriller a vincere i 5 Oscar più importanti: oltre a miglior film, trionfa anche come miglior regia, sceneggiatura e attori protagonisti.
5.FORREST GUMP (1994) di Robert Zemeckis
Altro film cult assolutamente imperdibile, passato alla storia grazie al talento di Tom Hanks. Seduto sulla panchina ad una fermata del bus di Savannah, Forrest Gump ricorda la sua infanzia di bambino con problemi mentali e fisici. Solo la mamma lo accettava per quello che era e solo la piccola Jenny Curran (Robin Wright) gli permetteva di sedersi accanto a sé sull’autobus della scuola. Sarà lei a incitarlo, per fuggire da tre compagni violenti, a correre, liberando così le gambe dalla protesi.
Attraverso trent’anni di storia, vista con gli occhi della semplicità e dell’innocenza, Forrest diventa un campione universitario di football, innamorandosi sempre più di Jenny che però lo considera come un fratello. Gump assiste ai disordini razziali in Alabama ed incontra Kennedy poco prima dell’assassinio. Si arruola nell’esercito, dove fa amicizia con il nero Bubba e dopo un fugace incontro con Jenny a Memphis, Gump va a combattere in Vietnam.
6. CASABLANCA (1942) di Michael Curtiz
I personaggi, il locale, la città, la colonna sonora: non c’è nulla di questo film che non sia entrato nella leggenda di Hollywood. Retorico, improbabile, eppure magnetico e irresistibile, Casablanca è un film che irridde i canoni stilistici per dimostrare come al cinema, a volte, si voglia solo sognare. E cosa c’è di più melodrammatico e appassionante della storia d’amore impossibile tra Rick (Humprey Bogart), proprietario di un bar, e la bella Ilse (Ingrid Bergman)? Divisi dal destino e dalla guerra, si ritrovano dopo molto tempo ma tutto è cambiato: lei ha sposato un eroe della Resistenza e non può lasciarlo da solo a combattere per la libertà… Oscar anche alla regia e alla sceneggiatura.
7.IO E ANNIE (1977) di Woody Allen
Film trionfo di Woody Allen: oltre a quella per il miglior film, si porta a casa le statuette per la regia, la sceneggiatura e il premio come miglior attrice protagonista (Diane Keaton, all’epoca sua compagna). Se amate New York e l’Allen style, questo è il film che fa per voi. Si racconta la nevrotica, irresistibile storia d’amore tra il comico Alvy (Woody Allen) e la snobbissima Annie (Diane Keaton) con una vivacità e una finezza quasi irraggiungibili. Il primo dei tanti capolavori di un genio che dà il meglio quando può parlare di sé, delle sue passioni e delle sue manie. Particolare non secondario: fa morire dal ridere.
8.SCHINDLER’S LIST (1993) di Steven Spielberg
Cracovia, 1939. L’industriale tedesco Oskar Schindler (Liam Neeson), manovrando i vertici nazisti, tenta di accaparrarsi un fabbrica per produrre pignatte e marmitte. Già reclusi nel ghetto di Podgorze ed impossibilitati a commerciare, alcuni ebrei vengono convinti da Schindler a fornire il denaro per rilevare l’edificio: li ripagherà impiegandoli nella fabbrica, pagandoli con utensili da scambiare e sottraendoli al campo di lavoro comandato dal sadico criminale tedesco Amon Goeth (Ralph Fiennes). Dopo aver ricevuto la breve visita della moglie Emilie (Caroline Goodall), Schindler, sempre più nelle grazie dell’alto comando nazista e di Goeth, costruisce un campo per i suoi operai, dove le milizie non possono entrare senza la sua autorizzazione. Con l’aiuto dell’inseparabile Itzhak Stern (Ben Kingsley),decide di attivare una fabbrica di granate e di compilare una lista di 1100 ebrei affinché vengano a lui affidate come operai.
9. QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO (1975) di Milos Forman
Un altro dei pochi titoli capaci di vincere un Oscar nelle cinque categorie principali: film, regia, sceneggiatura e i due protagonisti. Jack Nicholson veste i panni di un furbetto che si è fatto internare in manicomio per non finire in galera. Lì conosce Mildred Ratched (Louise Fletcher),la sadica infermiera che tratta i pazienti come una kapò nazista. Un film cult di denuncia, ispirato a una storia vera: volutamente (e inevitabilmente) sgradevole, Qualcuno volò sul nido del cuculo riesce a commuovere e ad indignare senza colpi bassi.
10. BALLA COI LUPI (1990) di Kevin Costner
C’era stato un tempo in cui il western era uno dei generi più popolari di Hollywood, un modo sicuro per stare in testa al box office. Negli anni ’70, però, scomparve repentinamente fino al 1990, quando Kevin Costner riaprì la stagione di questo genere aggiudicandosi l’ambita statuetta di miglior film agli Oscar. Per la prima volta Hollywood “premiò gli Indiani”. Diretto, coprodotto e interpretato dallo stesso Kevin Costner, Balla coi Lupi è un debutto impressionante. Ne sono state più volte sottolineate le debolezze che sfiorano il culto dello spettacolo, non considerando invece come riesca a coniugare i canoni propri del genere a vantaggio di una narrazione epica e utopica. Il film ha una qualità indiscutibilmente emozionante: quella di invitare il pubblico a conoscere l’altro prima di decidere se combatterlo o sterminarlo.
Siete d’accordo? Qual’è la vostra TOP 10?
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