Lina Wertmüller: Oscar 2020, il riscatto della regista “dei titoli lunghissimi”

Lina Wertmüller-oscar 2020

PREMI OSCAR:

  • Migliore sceneggiatura originale, 1977 Pasqualino Settebellezze (candidato);
  • Miglior regista, 1977 Pasqualino Settebellezze (candidato);
  • Miglior film straniero, 1977 Pasqualino Settebellezze (candidato).

Novant’anni, una brillante carriera da regista e da sceneggiatrice, tanto per il cinema quanto per la tv, un elenco infinito di titoli al suo attivo e l’onore di essere stata la prima donna candidata all’Oscar come miglior regista nel 1977 per il film Pasqualino Settebellezze. Questo è il profilo, noto ai più, di Lina Wertmüller – al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich. Nata a Roma il 14 agosto 1928, riceverà, il 27 ottobre 2020, dall’Accademy of Motion Picture Arts and Sciences, l’Oscar onorario alla carriera.

La motivazione asserita è stata: «Nota per essersi concentrata su questioni politiche e sociali, Wertmüller ha scritto e diretto film importanti come I basilischi, Mimì metallurgico ferito nell’onore, Film d’amore e d’anarchia e Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto».

Lina Wertmüller-oscar 2020

Solo pochi giorni fa, in occasione del Festival del cinema di Cannes, sua figlia Maria Zulima aveva dichiarato: «Un Oscar alla carriera non ci starebbe male» … Beh, non dovrà attendere poi così tanto prima di vedere il suo desiderio realizzarsi, considerato che, come dichiarato dalla regista romana, sarà proprio lei ad accompagnarla a Los Angeles.

Nonostante questo, per una personalità del calibro di sua madre, il successo di pubblico è sicuramente il più grande riconoscimento che si possa desiderare, come lei stessa aveva fatto intendere durante un’intervista rilasciata a Repubblica. É, infatti, con una punta di ironia nella voce che la Wertmüller ha commentato la notizia del riconoscimento a lei riservato dagli americani con queste parole:

«Sono molto grata per la decisione di assegnarmi questo premio. Un premio che non mi aspettavo affatto e che per questo è tanto più gradito, mi fa tanto più piacere. Certo gli americani, grazie a Dio, mi hanno sempre voluto bene»

In effetti, nonostante quarantadue anni fa l’Oscar non arrivò, Pasqualino Settebellezze fu un grandissimo successo proprio in America e, per la stessa regista, questo significò grande popolarità anche oltreoceano, oltre alla possibilità di collaborare con grandi nomi del cinema internazionale.

Considerando la versatilità dimostrata da Lina Wertmüller, una professionista che è stata in grado di passare con disinvoltura dal cinema alla radio e alla letteratura, si può affermare, senza il minimo dubbio, che ella non abbia mai visto riconosciuto il suo vero valore da parte della sua Italia, che l’ha sempre considerata una regista di sinistra, continuamente preceduta dalla fama di quella dei titoli lunghissimi (si pensi a Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto).

Lina Wertmüller-oscar 2020

Questo giudizio probabilmente nascondeva del risentimento per la pungente ironia del suo cinema politico, sempre in grado di mettere l’intero paese faccia a faccia con i problemi che lo affliggevano e che sarebbe stato più comodo che restassero in cantina. A restituire onore all’Italia, infatti, ci ha dovuto pensare Leonardo Di Caprio, il quale, sfruttando il suo peso nella giuria dell’Accademy, è possibile che abbia messo «lo zampino» nella decisione di quest’ultima, come dichiarato dalla stessa Lina Wertmüller.

Per concludere, non si può che complimentarsi con la regista di origini svizzere, soprattutto per la caparbietà e la tenacia dimostrata in ogni occasione all’interno di un mondo a maggioranza maschile nel quale – film dopo film, sceneggiatura dopo sceneggiatura – è riuscita a dire ciò che ha creduto giusto dire senza preoccuparsi di essere corretta.